LE NOVITÀ IN MATERIA DI COMPENSAZIONE DEI CREDITI FISCALI (D.L. 124/2019)

Con il Decreto fiscale (D.L. 124/2019) pubblicato in data 26/10/2019 viene previsto che anche il credito maturato nell’ambito delle imposte dirette (e quindi non solo il credito Iva), di importo superiore a euro 5.000, possa essere utilizzato in compensazione soltanto dal 10° giorno successivo a quello di presentazione della relativa dichiarazione, provvista dell’apposito visto di conformità; i crediti di importo inferiore a 5.000 euro, invece, continuano a poter essere compensati sin dal 1° giorno successivo la chiusura del periodo d’imposta (quindi, per i contribuenti con esercizio coincidente con l’anno solare, sin dal 1° gennaio) e non richiedono l’apposizione del visto di conformità in dichiarazione.  La norma si applica ai crediti emergenti dalle dichiarazioni dei redditi relative all’anno 2019.

Viene inoltre previsto, per tutti i contribuenti (anche sprovvisti di partita Iva), l’obbligo di presentare il modello F24 con compensazioni mediante gli strumenti telematici offerti dall’Agenzia delle Entrate.

Con lo stesso provvedimento vengono infine previste rilevanti sanzioni in caso di indicazione, nel modello F24, di crediti non utilizzabili in compensazione. Ai sensi dell’articolo 37, comma 49-ter, D.L. 223/2006 l’Agenzia delle Entrate può infatti sospendere, fino a trenta giorni, l’esecuzione delle deleghe di pagamento contenenti compensazioni che presentano profili di rischio, al fine del controllo del corretto utilizzo del credito. Il Decreto fiscale prevede che, qualora in esito all’attività di controllo i crediti indicati nelle deleghe di pagamento si rivelino in tutto o in parte non utilizzabili in compensazione, l’Agenzia delle Entrate irroga la sanzione 1.000 euro per ciascuna delega non andata a buon fine. Il contribuente, dopo il ricevimento della comunicazione, ha a disposizione trenta giorni di tempo per fornire chiarimenti all’Agenzia delle Entrate o procedere al pagamento (senza tuttavia beneficiare di alcuna riduzione). La disciplina sanzionatoria appena analizzata sarà applicabile alle deleghe di pagamento presentate a partire dal marzo 2020.