CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO PER IL RILANCIO DEL COMMERCIO AL DETTAGLIO

L’art. 2 del D.L. 27/01/2022 n. 4 (decreto “Sostegni-ter”) istituisce un contributo a fondo perduto per il rilancio delle attività economiche di commercio al dettaglio identificate da specifici codici ATECO (si veda in calce).

Ai fini dell’agevolazione, le imprese beneficiarie devono avere ricavi dell’anno 2019 non superiori a 2.000.000 di euro, e aver subito una riduzione del fatturato nel 2021 non inferiore al 30% rispetto al 2019 (ai fini della quantificazione della riduzione del fatturato rilevano i ricavi di cui all’art. 85 comma 1 lettere a) e b) del TUIR relativi ai periodi d’imposta 2019 e 2021).

Inoltre, alla data di presentazione della domanda, tali imprese devono essere in possesso dei seguenti requisiti:
– avere sede legale od operativa nel territorio dello Stato e risultare regolarmente costituite, iscritte e “attive” nel Registro delle imprese per una delle attività agevolate;
– non essere in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatorie;
– non essere già in difficoltà al 31 dicembre 2019, come da definizione stabilita dall’art. 2 punto 18 del Regolamento (Ue) n. 651/2014 della Commissione, del 17 giugno 201 (fatte salve le eccezioni previste dalla disciplina europea di riferimento in materia di aiuti Stato);
– non essere destinatarie di sanzioni interdittive ai sensi dell’art. 9 comma 2 lettera d) del D.Lgs. 231/2001.

L’entità del contributo si determina applicando una percentuale alla differenza tra l’ammontare medio mensile dei ricavi relativi al periodo d’imposta 2021 e l’ammontare medio mensile dei medesimi ricavi riferiti al periodo d’imposta 2019, nella misura di:

  • – 60% per i soggetti con ricavi non superiori a 400.000 euro;
  • – 50% per i soggetti con ricavi da 400.000 a 1 milione di euro;
  • – 40% per i soggetti con ricavi da 1 milione a 2 milioni di euro.

Al fine di ottenere tale contributo, le imprese interessate dovranno presentare, esclusivamente in via telematica, un’istanza al Ministero dello Sviluppo economico, secondo modalità e termini che saranno definiti con successivo provvedimento del medesimo Ministero.

In caso di risorse insufficienti, il Ministero provvederà a ridurre in modo proporzionale il contributo sulla base delle risorse disponibili e del numero di istanze ammissibili pervenute, tenendo conto delle diverse fasce di ricavi.

I contributi sono comunque concessi nel rispetto dei limiti previsti dalla Sezione 3.1 del Quadro temporaneo per gli aiuti di Stato, ovvero, successivamente al periodo di vigenza dello stesso, del regolamento 1407/2013 relativo agli aiuti “de minimis”.

I codici ATECO interessati da questo contributo sono i seguenti:

Codice Descrizione
47.19 Commercio al dettaglio in altri esercizi non specializzati
47.30 Commercio al dettaglio di carburante per autotrazione in esercizi specializzati
47.43 Commercio al dettaglio di apparecchi audio e video in esercizi specializzati
47.5 Commercio al dettaglio di altri prodotti per uso domestico in esercizi specializzati
47.6 Commercio al dettaglio di articoli culturali e ricreativi in esercizi specializzati
47.71 Commercio al dettaglio di articoli di articoli di abbigliamento in esercizi specializzati
47.72 Commercio al dettaglio di calzature e articoli in pelle in esercizi specializzati
47.75 Commercio al dettaglio di cosmetici, di articoli di profumeria e di erboristeria in esercizi specializzati
47.76 Commercio al dettaglio di fiori, piante, semi, fertilizzanti, animali domestici e alimenti per animali domestici in esercizi specializzati
47.77 Commercio al dettaglio di orologi, articoli di gioielleria in esercizi specializzati
47.78 Commercio al dettaglio di altri prodotti (esclusi quelli di seconda mano) in esercizi specializzati
47.79 Commercio al dettaglio di articoli di seconda mano in negozi
47.82 Commercio al dettaglio ambulante di prodotti tessili, abbigliamento, calzature e pelletterie
47.89 Commercio al dettaglio ambulante di altri prodotti
47.99 Altro commercio al dettaglio al di fuori di negozi, banchi o mercati